Corso Revit FAMIGLIE per Architetti e BIM Specialist

personalizzazione file RFA, RFT, RTE, RVT e IFC

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Il corso di modellazione, parametrizzazione e creazione di famiglie personalizzate con Revit, svolge gli argomenti necessari a comprendere le tecniche migliore per creare famiglie di oggetti personalizzati, da impiegare in ambito di progettazione architettonica, che si possono facilmente adattare alle diverse esigenze del progetto.
Già nel corso Revit AVANZATO per l’architettura, è fatto accenno all’uso delle famiglie e alla loro personalizzazione.
In questo corso è possibile conoscere tutti gli aspetti di personalizzazione, a partire dall’analisi delle esigenze di progetto e del flusso di lavoro, alla creazione di etichette, personalizzazione del cartiglio, sino a creare famiglie parametriche di elementi architettonici 3D, quali pilastri architettonici, serramenti (porte e finestre), elementi di decoro architettonico (pilastri, comignoli, camini), ed elementi funzionali (tubi pluviali). In questo corso impareremo a pianificare il lavoro di creazione di una famiglia, e ad inserire tutte le funzionalità utili a determinarne il comportamento durante l’utilizzo nei progetti.
Ogni componente, infine, sarà gestito in modo da consentirne la computazione e la gestione negli abachi.
Al termine del corso sarà fatto accenno all’uso di Dynamo, il modulo dedicato alla programmazione visuale.

durata: 32 ore

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0.INTRODUZIONE ALLE FAMIGLIE REVIT
0.1Tipologie di Famiglie Revit
0.2Concetti di Tipo
0.3Concetti di Istanza
0.4Gestione di famiglie di sistema
0.5Gestione di famiglie da libreria
0.6Creazione di librerie personalizzate
0.7gestione di famiglie locali
0.8Creazione di famiglie locali in un progetto
0.9Strumenti di modellazione con Revit (estrusione, rivoluzione, unione su percorso, ecc)
0.10Creazione di solidi di sottrazione
0.11Organizzazione del workflow di lavoro per creare famiglie
0.12Organizzazione dimensioni della famiglia
0.13Organizzazione visualizzazione delle famiglie
0.14Gestione host di famiglia
0.15Gestione livelli di dettaglio della famiglia
0.16Vincoli di posizionamento e dimensionali di una famiglia Revit
0.17Template di famiglia e loro utilizzo
0.18Gestione della categorizzazione dei template di Famiglia
0.19Gestione delle tipologie di famiglie Revit
0.20Le linee di modello
0.21Le linee di riferimento
0.22I piani di lavoro nella famiglia Revit
0.23I piani di riferimento nella famiglia Revit
0.24Controlli
0.25Nidificazione della famiglia e gestione gerarchica dei comportamenti
0.26Componenti di dettaglio di famiglie Revit
0.27Creazione di etichette personalizzate
0.28Creazione di famiglie di Cartiglio personalizzate
0.29I parametri condivisi
0.30Uso dei file AutoCAD per creare Famiglie Revit
0.31Creare elementi strutturali personalizzati (pilastri, travi, colonne, ecc)
0.32Creazione di famiglie complesse (porte, finestre, ecc)
0.33Condivisione di parametri tra elementi nidificati
Il nostro é rivolto in modo particolare a Bim specialist, Bim coordinator, Disegnatore CAD, Disegnatore architettonico, Interior Designer, Geometra, e Architetto.
Nel processo di progettazione BIM, le competenze di personalizzazione delle famiglie sono richieste per figure quali BIM Specialist e BIM Coordinator. Il corso fornisce gli strumenti per lavorare in modo adeguato con il metodo BIM, integrandosi nel processo. Queste figure sono richieste sopratutto presso aziende di produzione di elementi architettonici per la progettazione per esempio infissi, elementi di decoro architettonico ed elementi funzionali all’architettura. Le competenze per questo corso sono inoltre utili per la carriera di un BIM Coordinator.
Al termine del nostro corso l’utente è in grado di creare nuove famiglie di oggetti architettonici, siano essi per la documentazione del progetto, che per la modellazione da utilizzare in Revit Architecture. Gli oggetti sono interamente parametrici, documentabili ed adattabili permettendo così l’impiego in diversi progetti.
File sharing in cloud di dispense, esercitazioni guidate, materiale esplicativo delle lezioni.

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Revit Architecture Certified Professional con Retake

ACP

Revit Architecture Certified Professional

BIM Architettura

Corso coordinamento progetti BIM con Autodesk Revit

il metodo, il processo BIM e il coordinamento di progetti multidisciplinari

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Mario Biasi

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Mantova, 03/07/2019 - a cura di Mario Biasi

Cos’è il progetto pilota

criteri di implementazione del metodo BIM

Quando un’azienda o uno studio professionale intende intraprendere il percorso di implementazione della metodologia BIM, per sviluppare i progetti, consigliamo spesso di iniziare a ’’mettere in pratica’’ le competenze di metodo, sperimentandole su uno o più ’’progetti pilota’’.
Per noi addetti ai lavori, è scontato pensare ad un progetto pilota.
Ma quali sono le caratteristiche di un progetto pilota?
Come è possibile scegliere il progetto pilota? A quali requisiti deve rispondere un progetto, per essere candidabile quale "progetto pilota"?
In questo post cercheremo di riassumere in modo completo ed esaustivo come dovrebbe essere un progetto pilota, affinché possiate facilmente identificarlo tra i vostri progetti e, quindi, sceglierlo, con maggiore cura e consapevolezza.
Per identificare le caratteristiche di un progetto pilota è necessario rapportarsi al motivo per cui lavorare su un progetto pilota. Va da sé, che già l’identificazione di motivi, definiscono le caratteristiche ideale che dovrebbe avere un progetto pilota. Tuttavia, alcune caratteristiche sono comuni a tutti i progetti pilota.
Un progetto senza scadenza
Il progetto pilota dovrebbe essere un progetto che non possiede una milestone di consegna, giusto per usare terminologie note ai project manager. Durante le fasi iniziali di applicazione delle competenze volte ad implementare il metodo BIM, non sarebbe corretto operativamente lavorare su un progetto ’’da consegnare’’. La necessità di redigere documentazione di progetto, l’obbligo di progettare e contemporaneamente rispettare le esigenze di implementazione della metodologia, rischiano di entrare in conflitto con le tempistiche di presentazione e consegna.
La fase di implementazione del metodo BIM, in un momento sperimentale e di crescita professionale del team, richiede la possibilità di commettere errori, di revisionare e modificare il percorso attraverso il quale è stato elaborato il progetto, di elaborare le azioni svolte e di riflettere su aspetti che consentano di migliorare i propri risultati.
Tutto ciò non è fattibile se per il progetto è richiesta per contratto una scadenza.
Questo, però, non significa lavorare su un progetto in modo indefinito nel tempo: il rischio è di non riuscire a portare a raggiungere l’obiettivo.
Un progetto pianificabile
Il progetto pilota deve essere pianificabile.
Questo sembra entrare in conflitto con quanto affermato in precedenza. In realtà, la pianificazione alla quale si fa riferimento, è legata agli step di implementazione del metodo BIM nel processo di sviluppo del progetto.
Il progetto candidabile a ’’progetto pilota’’ deve permettere una chiara identificazione degli step del metodo BIM, contemplando tutte le fasi e le azioni necessarie. Tali step devono:
- definire un obiettivo preciso: ogni step deve avere un obiettivo da raggiungere, che ne decreta la sua conclusione
- non ripetibili: evitare ridondanza delle attività di implementazione del metodo, evitando il rischio di svolgere più volte le stesse attività di implementazione del metodo BIM nel processo di sviluppo del progetto
- essere sequenziale sempre crescente: la fine di un step precedente deve sempre consentire l’inizio di uno successivo, ma di un livello di crescita superiore al precedente. In questo modo, il team, è chiamato a terminare le attività necessarie allo svolgimento di quelle successive
- misurabili: ciascuno step deve consentire la misurabilità in termini di risultati e tempistiche di sviluppo ed attuazione
- portare a considerazioni e miglioramenti: al termine di ogni step è necessario fermarsi ad analizzare gli aspetti che hanno funzionato, e quelli che non hanno funzionato, evidenziando eventuali punti di miglioramento che devono essere adottati ed inseriti nella procedura
- problemi noti a tutto il team: gli step devono evidenziare le problematiche di progetto che devono essere note per tutto il team. Dal punto di vista progettuale non ci devono essere sorprese, rispetto alle soluzioni adottate. Ricordiamo che lo scopo é lo sviluppo del progetto con metodo BIM.
Il candidato ideale
Il miglior candidato a "progetto pilota", è sicuramente un progetto che lo studio ha realizzato in passato, per il quale non è prevista alcuna consegna, ma del quale si conoscono tutte le esigenze e le soluzioni progettuali adottate. Il progetto pilota è conosciuto da tutto il team, perchè in qualche modo è già stato elaborato. Tutte le figure presenti in azienda si sono confrontate, in passato, con il progetto, ne conoscono la specificità ed i problemi per i quali sono stati coinvolti e chiamati a collaborare nella ricerca della migliore soluzioni possibile.
Alla base del progetto pilota
La sperimentazione di un progetto pilota deve essere una fase con la quale confrontarsi in azienda o in studio, per implementare un nuovo metodo. Per iniziare la sperimentazione é necessario un prerequisito di tutte le figure coinvolte: la competenza sul metodo BIM e sugli strumenti.
Senza questi ultimi due aspetti, non è possibile attuare gli step necessari, misurarli e perfezionarne le azioni al fine di ottenere il migliore dei risultati.
Una buona base per un "progetto pilota" sono senza dubbio "ottime competenze".

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Spesso capita che il contenuto di un abaco sia piuttosto ricco di

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Revit 2019.2
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